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Regno di Grecia (1944-1973)
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ITALY, Sicily, Sicilia (Regno), Filippo II di Spagna, (1554-1598), silver four Tari, 32mm, (11.64 g), Messina mint, Tommaso Paulillo, mintmaster, dated 1558, obv. bareheaded and ...

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ITALY, Naples, Napoli (Regno), Carlo II di Spagna, (1665-1700), silver Tari, 26mm, (5.59 g), Napoli (Naples) mint, Andrea Giovane, mintmaster, Marco Antonio Ariani, trial master, ...
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Regno di Grecia
Regno di Grecia – Bandiera Regno di Grecia - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Regno di Grecia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Regno di Grecia
Nome ufficiale Βασίλειον τῆς Ἑλλάδος
Lingue parlate Greco
Capitale Atene
Politica
Forma di governo Monarchia
Re dei Greci
Nascita 30 agosto 1832 - 3 novembre 1935 con Ottone I - Giorgio II
Causa Protocollo di Londra - Restaurazione della Monarchia
Fine 25 marzo 1924 - 8 dicembre 1974 con Giorgio II - Costantino II
Causa Proclamazione Repubblica - Dittatura dei Colonnelli
Territorio e popolazione
Bacino geografico Europa
Territorio originale Regione Balcanica
Economia
Valuta Dracma greca
Religione e società
Religione di Stato greco-ortodossa
Regno di Grecia - Mappa
Evoluzione storica
Preceduto da Flag of the Ottoman Empire.svg Impero Ottomano
Succeduto da Grecia Grecia

Il regno di Grecia (in greco Βασίλειον τῆς Ἑλλάδος, Vasileion tīs Ellados) era uno stato creato nel 1832 alla Conferenza di Londra dalle grandi potenze (il Regno Unito, la Francia e l'Impero russo). Venne internazionalmente riconosciuto nel Trattato di Costantinopoli, dove gli venne assicurata anche l'indipendenza dall'Impero Ottomano. Nacque dal governo provvisorio greco dopo la Guerra d'indipendenza greca e durò fino al 1924, quando la monarchia fu abolita e venne dichiarata la seconda repubblica ellenica. Il Regno fu ripristinato nel 1935 e durò, formalmente, fino al 1974, dato che venne rimpiazzato da una dittatura militare sin dal 1967, a cui sarebbe seguita l'attuale repubblica.

Casata dei Wittelsbach[modifica | modifica wikitesto]

I greci erano insorti contro l'Impero Ottomano nel 1821, conducendo una lotta che durò fino al 1829. La Grecia era comandata dal 1828 dal conte Giovanni Capodistria, ma dopo il suo assassinio nel 1831 il paese precipitò nella guerra civile. In questo scenario, le grandi potenze decisero di fare della Grecia un regno. Alla convenzione di Londra del 1832, la Gran Bretagna, la Francia e la Russia proposero come candidato al trono greco il diciassettenne principe Otto della casata di Wittelsbach che divenne il primo dei re della Grecia. Otto era minorenne quando arrivò in Grecia e così un consiglio di reggenti tenne il potere in suo nome fino al 1835. In quell'anno Otto cominciò un periodo di assoluta monarchia in cui selezionò un consulente (solitamente bavarese) che servisse come presidente del Consiglio di Stato.

Rivoluzione del 3 settembre[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1843, l'insoddisfazione pubblica contro il re Otto e la "bavarocrazia" era giunta ad un punto insostenibile, ed il popolo cominciava a richiedere una costituzione. Inizialmente Otto rifiutò di accordarla, ma appena le truppe tedesche furono ritirate dal regno, ci fu un colpo di stato militare. Il 3 settembre 1843 la fanteria, condotta dal Colonnello Dimitrios Kallergis ed il famoso capitano di Rivoluzione Ioannis Makriyannis si riunirono nella piazza di fronte al palazzo reale ad Atene. La ribellione rifiutò di disperdersi fino a quando il re non avesse ceduto e concesso una costituzione che ammettesse cittadini greci nel consiglio, che costituisse un'assemblea nazionale e permanente. Re Otto cedette alla pressione e accettò le richieste della folla.

Casa di Oldenburg-Glücksburg[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che Re Otto venne deposto nel 1862, il diciassettenne principe Wilhelm Georg di Danimarca fu nominato al trono come monarca costituzionale con il nome di Giorgio I. Regnò per 50 anni, e il suo regno viene ricordato per l'espansione dei confini territoriali della Grecia (per la nomina alla corona, il Regno Unito cedette le Isole Ionie alla Grecia), il progresso economico e l'accettazione del concetto che il governo dovrebbe essere capeggiato dal leader del partito che ha ricevuto più voti alle elezioni, e non nominato dal re. Ciononostante, Re Giorgio I fu piuttosto attivo in politica. Venne assassinato nel 1913 in Tessalonica, territorio che era stato recentemente annesso alla Grecia in seguito alla vittoria greca nella prima guerra balcanica.

A Re Giorgio I succedette il figlio, Costantino, che si era distinto come leader militare nella politica greca di espansione militare. A motivo dei suoi studi in Germania e del matrimonio con Sofia, sorella del Kaiser, Costantino fu percepito come pro-tedesco, in opposizione al primo ministro Eleftherios Venizelos, che sosteneva la Triplice Intesa. Questa impressione generale venne ulteriormente accentuata dai palesi sforzi del re per mantenere la Grecia neutrale nella Prima guerra mondiale. Gli alleati della Triplice Intesa appoggiarono Eleftherios Venizelos e, dopo un periodo noto come Scisma Nazionale, durante il quale due governi separati e distinti furono stabiliti ad Atene e Tessalonica, la Grecia si unì alla Triplice e Re Costantino fu costretto ad abdicare in favore di suo figlio secondogenito, Alessandro nel 1917. La Grecia fu ricompensata per il suo appoggio ai vincitori della guerra con i territori in Asia Minore attorno a Smirne. Re Alessandro morì nel 1920 per setticemia in seguito ad un morso di scimmia e suo padre ritornò sul trono. Dopo la disastrosa guerra Greco-turca del 1919-1922, Re Costantino fu nuovamente deposto e morì in esilio in Sicilia.

Versione di Guerra dell'Insegna Navale del Regno della Grecia

A Re Costantino succedette il figlio maggiore, Re Giorgio II, che lasciò il paese nel 1924 quando venne proclamata la Seconda Repubblica Ellenica. Nel 1935 con un colpo di stato militare il generale Georgios Kondylis abolì la Repubblica, ed inscenò un plebiscito che approvò la restaurazione della monarchia. Re Giorgio II ritornò nel paese, dove sostenne di conseguenza il regime dittatoriale di Metaxas. Durante la battaglia dell'invasione della Grecia nel 1941, fuggì con il governo in Egitto. Ritornò in Grecia nel 1946 e regnò fino alla morte, nel 1947.

A Re Giorgio succedette il suo ultimo fratello, Re Paolo I, che regnò dal 1947 fino alla morte, nel 1964. Suo figlio, Re Costantino II rimase al trono finché fu esiliato dopo un tentativo di contro-colpo di stato contro la giunta militare nel dicembre 1967. La giunta militare nominò un reggente fantoccio al posto del Re ed alla fine inscenò un plebiscito nel 1973, che portò all'abolizione illegale della monarchia. Georgios Papadopoulos divenne il nuovo Presidente della Grecia il 1º giugno 1973.

Il governo della giunta militare terminò l'anno seguente, ma il re Costantino II non ritornò sul trono. La questione della sua restaurazione fu sottoposta ad un altro plebiscito nel dicembre del 1974: il 69% di greci votò per la definitiva abolizione della monarchia.

Elenco dei re di Grecia[modifica | modifica wikitesto]

Nota: le date indicano i periodi di reggenza.

L'erede[modifica | modifica wikitesto]

Durante il regno, l'erede designato portava il titolo di Diadochos, un titolo esclusivo, come quello di "Delfino" in Francia (ma non collegato ad alcun territorio). Durante la dinastia Glücksburg, l'erede godeva anche del titolo di "Duca di Sparta".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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