Moḥammed V (in arabo: محمد الخامس, Muḥammad al-khāmis; Fès, 10 agosto1909 – Rabat, 26 febbraio1961) fu Sultano del Marocco dal 1927 al 1953, in esilio tra il 1953 e il 1955, fu ancora riconosciuto Sultano al suo rientro in patria e Re del Marocco dal 1957 al 1961. Era figlio del Sultano Yūsuf, alla cui morte egli ascese al trono. Apparteneva alla dinastia alawide.
Era il più giovane dei quattro figli di Moulay Youssef, sultano del Marocco dal 1912 al 1927 sotto il protettorato francese. Alla morte di suo padre nel 1927, un anno dopo la fine della Guerra del Rif, venne scelto dalle autorità francesi al posto dei suoi due fratelli maggiori.
Il 20 agosto 1953 la Francia, che occupava a quel tempo il Marocco, obbligò Mohammed V e la sua famiglia all'esilio in Corsica. Suo zio, Mohammed Ben Arafa, fu posto sul trono, ma abdicò dopo due anni.
Mohammed V e la sua famiglia furono trasferiti in Madagascar nel gennaio 1954. Mohammed V tornò dall'esilio il 16 novembre 1955, riconosciuto ancora come legittimo Sultano dopo la sua opposizione attiva al Protettorato francese sul suo Paese. Nel febbraio 1956 negoziò con successo con la Francia la piena indipendenza del Marocco e nel 1957 assunse il titolo di Re.
Nel 1940, il governo di Vichy sotto controllo nazista, emise molti decreti per escludere gli ebrei dalle funzioni pubbliche. Il Sultano Mohamed V si rifiutò di far applicare le leggi antisemite in Marocco, e in segno di sfida nel 1941 invitò tutti gli ebrei del regno alle celebrazioni dell'anniversario della sua salita al trono[1].