Leopoldo I, nome completo Leopoldo Giorgio Cristiano Federico di Sassonia-Coburgo-Gotha[1] (in franceseLeopold Georges Chrétien Frederic de Saxe Cobourg-Gotha, in tedescoLeopold Georg Christian Friedrich von Sachsen Coburg und Gotha (Coburgo, 16 dicembre1790 – Laeken, 10 dicembre1865), fu membro del casato dei Wettin; ebbe i titoli di: principe di Sassonia-Coburgo dal 16 dicembre 1790, principe di Sassonia-Coburgo-Saalfeld dal 1805, principe di Sassonia-Coburgo-Gotha dal 1826. Fu il primo re dei Belgi, regnando dal 26 giugno 1831 al 10 dicembre 1865[1]. Era zio materno della regina Vittoria del Regno Unito della quale fu consigliere ed al quale la sovrana inglese fu sempre molto legata e zio paterno dello stesso grado anche di suo marito Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha in quanto fratello del padre.
Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld nelle vesti di generale dell'armata russa durante il periodo napoleonico. Dipinto di
George Dawe conservato al
Palazzo d'Inverno a
San Pietroburgo.
Nel 1795, ancora bambino, si trasferì in Russia sotto la protezione della zia paterna Giuliana, promessa in sposa e poi moglie del granduca Konstantin Pavlovič Romanov, fratello dello zar Alessandro I. In quello stesso anno Leopoldo venne nominato colonnello del Reggimento della guardia imperiale russa Izmajlovskij e, sette anni più tardi, fu promosso al grado di maggiore generale.
Aderendo alla moda dell'epoca, in questi stessi anni divenne massone e nell'ottobre del 1813 ricevette la cerimonia d'iniziazione per mano di Rodolphe-Abraham Schiferli, cavaliere dei Rosa Croce del capitolo della loggia Zur Hoffnung di Berna, in Svizzera, allora appartenente al Grand'Oriente di Francia ed oggi parte della Grande Loggia svizzera alpina. Venne elevato al grado di maestro il 9 dicembre di quello stesso anno e reso membro onorario della loggia svizzera.
Il giovane Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha nelle vesti di principe inglese
Il 2 maggio del 1816[1] sposò, nella residenza di Carlton House a Londra, la principessa del GallesCarlotta Augusta di Hannover, l'unica erede legittima del principe reggente Giorgio di Hannover, futuro re Giorgio IV. Il 5 novembre del 1817[1] la principessa Carlotta partorì un bambino morto e lei stessa morì il giorno successivo, presumibilmente a causa di una grave emorragia. Se la principessa fosse rimasta in vita, probabilmente ella sarebbe divenuta regina del Regno Unito alla morte di suo padre e lo stesso Leopoldo avrebbe assunto il ruolo di principe consorte (che poi sarà ricoperto da suo nipote Alberto) e mai sarebbe stato prescelto quale re del Belgio. Malgrado la morte di Carlotta, il principe reggente Giorgio IV volle garantire ugualmente al principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha il titolo di Altezza Reale nella monarchia britannica con un Order in Council datato 6 aprile 1818.
Nel 1828–1829, Leopoldo venne coinvolto in una relazione romantica durata diversi mesi con l'attrice Caroline Bauer. Questa era cugina del suo consigliere, il barone Christian Friedrich von Stockmar. Caroline si recò in Inghilterra per alcuni mesi con la madre e prese residenza stabile a Longwood House, di poco distante da Claremont House dove abitava ormai stabilmente Leopoldo. La relazione venne fatta concludere in breve tempo e già nel 1829 l'attrice e sua madre erano tornate a Berlino. Molti anni più tardi, in alcune memorie pubblicate dopo la sua morte, la donna dichiarò che ella aveva contratto con Leopoldo un matrimonio morganatico e le aveva concesso il titolo di contessa di Montgomery, matrimonio di cui ad ogni modo non si trova riscontro nei documenti d'epoca. I motivi circa l'interruzione di questa relazione secondo gli storici sono da ricercarsi nel fatto che Leopoldo fosse tra i candidati al neonato trono di Grecia e che come tale fosse sconveniente per un principe nella sua posizione avere un'amante non di rango.
Leopoldo I
re dei Belgi ritratto in abiti borghesi da
Franz Winterhalter.
Nel 1830, a seguito della Rivoluzione belga si ebbe, con l'appoggio di Parigi e Londra, la formazione del nuovo stato indipendente del Belgio[2]. Il Congresso Nazionale aveva chiesto in un primo momento a Luigi d'Orleans, figlio del re Luigi Filippo di Francia, di accettare la corona belga e porsi sotto la protezione francese, ma per lui aveva rinunciato il padre il quale temeva che tale azione avrebbe nuovamente scatenato una guerra europea per la troppa ingerenza che la Francia avrebbe dimostrato nell'area d'influeza dei Paesi Bassi.
Il consiglio si rivolse pertanto a Leopoldo perché accettasse la corona del nuovo Paese ed egli, che già aveva rifiutato l'anno precedente la corona di Grecia perché tale scelta avrebbe troppo alterato gli equilibri europei e perché terra troppo lontana dal continente stesso, accettò di diventare Re dei Belgi, titolo considerato "democratico" come nel caso di Luigi Filippo di Francia che si era per l'appunto definito Re dei Francesi per non ricollegarsi alla tradizione assolutistia dei Borboni. Il 26 giugno del 1831, Leopoldo I giurò fedeltà alla Costituzione e venne incoronato a Bruxelles presso la chiesa di Saint Jacques-sur-Coudenberg il seguente 21 luglio[1], data divenuta in seguito festa nazionale. Solo due settimane più tardi, il 2 agosto, i Paesi Bassi invasero il Belgio, costringendo il nuovo Re a chiedere subito l'aiuto di Inghilterra e Francia[3]. Questi tentativi di riscossa continuarono fino al 1839, anno in cui anche l'Olanda riconobbe definitivamente l'indipendenza del Belgio ratificando il trattato di Londra del 1831. Come riconoscimento per il grande aiuto prestato, Leopoldo I decise di prendere in moglie Luisa d'Orléans, figlia del re Luigi Filippo di Francia.
Leopoldo fu un abilissimo diplomatico[4], sfruttò il suo prestigio personale e le sue relazioni familiari per consolidare l'indipendenza belga contro le ambizioni prussiane e, in seguito, anche francesi (l'imperatoreNapoleone III di Francia a partire dal 1852, minacciava di annettere il Belgio alla Francia).
Una fotografia di Leopoldo I del Belgio in età avanzata
Nel 1840, Leopoldo organizzò il matrimonio di sua nipote Vittoria, figlia di sua sorella Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, con suo nipote, il principe Alberto, figlio di suo fratello il duca Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha. Vittoria, regina del Regno Unito a partire dal 1837, mantenne da allora sempre in grandissima considerazione lo zio re del Belgio al quale si rivolse come uno dei suoi consiglieri. Abbondantissima la loro corrispondenza a testimonianza del fatto che la nipote tenne in grandissima considerazione i preziosi consigli dello zio[5]. Tra gli altri matrimoni che Leopoldo I promosse o condizionò ricordiamo quello del nipote Ferdinando nel 1836 con la regina Maria II del Portogallo, quello del 1853 col matrimonio tra il figlio ed erede Leopoldo e Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena nonché quello del 1857 tra la figlia Carlotta e l'arciduca Massimiliano d'Austria, instaurando con queste due ultime unioni stretti legami con la casata imperiale austriaca.
Nell'ambito del governo del proprio regno, nel 1842 Leopoldo tentò senza successo di far approvare una legge per la regolazione del lavoro delle donne e dei bambini. Provò a colonizzare alcune aree del Sudamerica ed inviò una contributo militare belga al fianco delle truppe francesi contro le truppe repubblicane nella spedizione in Messico ove suo genero Massimiliano divenne imperatore e con lui ascese al trono anche sua figlia Carlotta. Nel febbraio del 1848, contribuì a mantenere la pace restando neutrale durante gli avvenimenti rivoluzionari che sconvolsero l'Europa, pur non potendo nulla contro la detronizzazione del suocero Luigi Filippo dal trono francese.
Appassionato di modernità tecnologiche e grazie all'apporto copioso di carbone estratto dalle miniere del Belgio, Leopoldo I inaugurò il 5 maggio del 1835 la prima linea ferroviaria dell'Europa continentale: univa Bruxelles a Malines.
Leopoldo morì il 10 dicembre del 1865 nel palazzo di Laeken ed è inumato nella cripta reale della chiesa di Notre-Dame.
entrambi ereditarono il titolo nobiliare di Barone accordato alla loro madre dal duca Ernesto II di Sassonia-Coburgo-Gotha perché il governo belga non intendeva riconoscere un titolo nobiliare ad hoc per nobilitare l'amante del monarca.
^Il Belgio era unito all'Olanda dal 1814, quando il Congresso di Vienna lo volle sottrarre dall'influenza francese.
^Nel corso di questi avvenimenti la madre di Leopoldo, la duchessa di Coburgo, si recò precipitosamente a Bruxelles per convincere il figlio ad abbandonare il popolo belga che, ai suoi occhi, appariva solo come una massa di insubordinati. Questa visione era condivisa anche da numerosi politici dell'epoca e, a causa di ciò, Leopoldo dovette difendere a lungo la sua Nazione contro le accuse di essere un "nido di intrighi e di cospirazioni contro la pace d'Europa" Louis de Lichtervelde,Leopold I er.
^Maria José di Savoia, Giovinezza di una regina. Milano, Le Scie, Arnoldo Mondadori Editore, 1991. ISBN 88-04-35108-X
^Lytton Strachey, La regina Vittoria. Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1975, ISBN 88-04-47139-5.