Luigi II di Monaco | |
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Principe Sovrano del Principato di Monaco | |
In carica | 26 giugno 1922-9 maggio 1949 |
Incoronazione | 26 giugno 1922 |
Predecessore | Alberto I di Monaco |
Successore | Ranieri III di Monaco |
Nome completo | Louis Honoré Charles Antoine Grimaldi |
Altri titoli | Marchese di Baux |
Nascita | Baden-Baden, 12 luglio 1870 |
Morte | Monaco, 9 maggio 1949 |
Casa reale | Grimaldi |
Dinastia | Grimaldi-Goyon de Matignon |
Padre | Alberto I |
Madre | Maria Vittoria Hamilton |
Consorte | Ghislaine Marie Françoise Dommanget |
Figli | Charlotte Grimaldi |
Luigi II Onorato Carlo Antonio Grimaldi di Monaco, (FR) Louis Honoré Charles Antoine Grimaldi de Monaco (Baden-Baden, 12 luglio 1870 – Principato di Monaco, 9 maggio 1949), fu principe di Monaco e regnò dal 1922 al 1949.
Il successore in seguito alla sua morte fu il nipote, Ranieri III. Luigi II era figlio del Principe regnante Alberto I di Monaco e di Maria Vittoria Hamilton, in seguito moglie del principe Festetics von Tolna, un cui discendente sposò la figlia primogenita di Edoardo Agnelli, Clara. Con il suo nome è stato chiamato lo Stadio di calcio più importante del Paese che ospita le partite della Ligue 1 francese del Monaco
Luigi II, soprannominato le prince soldat, salì sul trono del principato di Monaco il 26 giugno 1922. In un primo momento prestò servizio nell'esercito francese, nella Legione straniera, dove divenne generale di divisione a titolo fittizio.
Il comportamento del principe Luigi II durante la Seconda guerra mondiale fu particolarmente germanofilo. Entrando nell'esercito francese nel 1944, il giovane principe Ranieri III di Monaco evita alla famiglia Grimaldi un'accusa di Collaborazionismo con i nazisti. Pur rimanendo fedele alla Francia, infatti, Luigi II commise l'errore di avvicinarsi troppo alla politica della Repubblica di Vichy guidata dal generale francese Petain, rinomato per essere filo-nazista.
Egli tentò comunque di mantenere neutrale il piccolo Principato di Monaco, ma la crescente influenza della componente di popolazione italiana del principato e la vicinanza con il Regno d'Italia, lo costrinsero suo malgrado ad avvicinarsi alla figura di Mussolini ed al regime fascista. Nel 1943, infine, le armate italiane invasero ed occuparono lo stato di Monaco, ponendovi a capo un'amministrazione di governo di tipo fascista, successivamente rimpiazzata da un governo nazista dopo l'8 settembre e la consequenziale caduta del governo fascista; fu questo il periodo più duro per Monaco, in quanto il principe venne costretto a dare il proprio tacito assenso alle operazioni di deportazione della componente ebrea residente a Monaco per conto dei nazisti. Tra i personaggi deportati si ricorda René Blum, fondatore dell'Opera di Monaco che morì successivamente in un campo di concentramento nazista. A proprio rischio, comunque, Luigi II si impegnò segretamente con gli Stati Uniti cercando di prevenire le deportazioni avvisando tempestivamente i sospettati.[1]
Luigi II ha arricchito la raccolta filatelica del padre, costituita in un museo postale da Ranieri III nel 1950[2].
Il principe incontra nel 1898, in una città di guarnigione algerina, Marie-Juliette Louvet, figlia di modesti contadini del Pays de Caux (Normandia), che praticava il mestiere di "modella per foto d'arte". Una figlia naturale, Charlotte Louise Juliette Louvet, nacque a Costantina da questa relazione; ella non fu subito riconosciuta dal padre.
Luigi II non avendo figli legittimi, la Francia si preoccupò per il fatto che il titolo di principe regnante potesse un giorno giungere ad un principe tedesco, Guglielmo, duca di Urach: nel 1911, Raymond Poincaré, un tempo avvocato della famiglia Grimaldi e Presidente del Consiglio della Repubblica francese, convinse Luigi II a riconoscere la figlia illegittima Charlotte Grimaldi, che venne nominata erede dal nonno Alberto I nel 1918. Nel luglio dello stesso anno un trattato tra il Principato e la Francia previde che tutti i futuri principi dovessero essere cittadini francesi o monegaschi e che in caso di estinzione della dinastia, Monaco avrebbe perso la propria sovranità a favore della Francia[3].
Charlotte diventò una Grimaldi, titolata "Mademoiselle" de Valentinois, e principessa ereditaria di Monaco, e Guglielmo passò nella linea di successione dietro alla ragazza e a Luigi. Dopo l'ascesa al trono di Luigi II, Guglielmo rinunciò ai suoi diritti in favore di un lontano cugino, il conte di Chabrillan.
Luigi s'innamorò di un'attrice che recitava L'Aiglon al teatro di Monaco : Ghislaine Marie Françoise Dommanget. Molto più giovane di lui, Victor Jeannequin, console di Francia, scrive il 12 maggio 1942: Il principe è l'unico innamorato. La vecchia amante di Luigi è impropria al consumo. Sono dunque vari anni che il principe Luigi cerca altrove la carne fresca che gli reclamano l'appetito senile, l'età e il whisky". Il console si preoccupa inoltre dell'aspetto finanziario, per il principe che "finora, se la cavava con piccole speculazioni finanziarie più o meno pulite ma sufficienti per un tenore di vita piuttosto medio. Cosa succederà quando i bei denti di Ghislaine avranno, più ampiamente ancora, morso nella cassetta personale (...) ?. I due si sposeranno nel 1946. Dopo la morte del principe, Ghislaine Marie Françoise Dommanget, naturalizzata monegasca, perse il processo contro la famiglia Grimaldi che l'accusava di dilapidare la fortuna del principe Luigi II.
Non ebbero figli e la donna morì nel 1991 a Parigi.
Luigi II di Monaco | Padre: Alberto I di Monaco |
Nonno paterno: Carlo III di Monaco |
Bisnonno paterno: Florestano I di Monaco |
Trisnonno paterno: Onorato IV di Monaco |
Trisnonna paterna: Louise d'Aumont Mazarin |
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Bisnonna paterna: Maria Carolina Gibert de Lametz |
Trisnonno paterno: Charles-Thomas Gibert de Lametz |
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Trisnonna paterna: Marie-Françoise Le Gras de Vaubercey |
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Nonna paterna: Antoinette de Mérode-Westerloo |
Bisnonno paterno: Conte Werner de Mérode-Westerloo |
Trisnonno paterno: Conte Guillame de Mérode-Westerloo |
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Trisnonna paterna: Principessa Marie d'Ongnies de Grimberghe |
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Bisnonna paterna: Contessa Victoire de Spangen d'Uyternesse |
Trisnonno paterno: Conte François de Spangen d'Uyternesse |
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Trisnonna paterna: Baronessa Louise de Flaveau |
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Madre: Maria Vittoria Hamilton |
Nonno materno: William Hamilton, XI duca di Hamilton |
Bisnonno materno: Alexander Hamilton, X duca di Hamilton |
Trisnonno materno: Archibald Hamilton, IX duca di Hamilton |
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Trisnonna materna: Harriet Stewart |
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Bisnonna materna: Susan Euphemia Beckford |
Trisnonno materno: William Thomas Beckford |
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Trisnonna materna: Margaret Gordon |
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Nonna materna: Maria Amelia di Baden |
Bisnonno materno: Carlo II di Baden |
Trisnonno materno: Carlo Luigi di Baden |
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Trisnonna materna: Amelia Frederica di Assia-Darmstadt |
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Bisnonna materna: Stefania di Beauharnais |
Trisnonno materno: Conte Claude de Beauharnais |
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Trisnonna materna: Marchesa Claudine de Lézay-Marnézia |
Gran Maestro dell'Ordine di San Carlo | |
Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) | |
— 23 marzo 1929 |
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
Croix de guerre 1914–1918 con 2 palme di bronzo | |
Cavaliere dell'Ordine della francisca (Stato francese) | |
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) | |
— 9 aprile 1923 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della spada (Portogallo) | |
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 304920901 · GND: (DE) 1050483995 |
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